Il telescopio Mak 127 EQ3
Il telescopio viene fornito con cercatore red dot; un accessorio che ho sempre sottovalutato. In effetti tendo ad essere piuttosto tradizionalista; mi piace poter disporre di un cercatore adeguato. Devo dire però che questo economico accessorio si e’ rivelato all’altezza della situazione: dopo aver effettuato l’allineamento tra ottica principale e cercatore, non ho avuto difficoltà a centrare gli oggetti celesti nel campo del Maksutov 127 Sky Watcher, che con l’oculare in dotazione da 25 mm, non può essere molto ampio ( data la focale di 1500 mm del telescopio, un oculare da 25 mm sviluppa 60 ingrandimenti).
Anzi, ritengo che debba essere dato in dotazione anche su strumenti più modesti. Spesso i Newton da 114 e 130 mm della stessa ditta, nonché rifrattori più economici della gamma, montano un cercatore da 5×24, del tutto inadeguato, che rende il puntamento del telescopio estremamente difficoltoso. Meglio sarebbe dotarli appunto di un red dot, altrettanto economico ma molto più facile ( e preciso) da usare.
Ho rivolto il telescopio per prima cosa verso Giove; l’immagine del gigante gassoso era gradevole già a 60 ingrandimenti. Con il secondo oculare da 10 mm si raggiungono i 150X, sufficienti per una buona osservazione dei particolari di Giove. Lo strumento si conferma davvero interessante per l’osservazione dei pianeti, anche in relazione all’apertura da 127 mm e lunghezza del tubo, davvero contenuta. Ho poi tentato l’osservazione della Nebulosa di Orione. Molto bella la visione a 60X; si poteva osservare il ” trapezio” al centro della nebulosa, e si riusciva ad intuire la forma a ventaglio di M42, usando la visione distolta. A 150 X sono riuscito ad osservare delle disomogeneità all’interno della parte centrale di M42, si potevano osservare delle ” nuvolette” che in genere ben si apprezzano sotto i cieli scuri della montagna e che, grazie al contrasto elevato, si riuscivano ad osservare anche dall’inquinato cielo sub urbano.
Ebbene, l’impressione che ho avuto di questo telescopio e’ decisamente positiva, considerando naturalmente pesi, ingombri ed ovviamente, i costi. Come ho già detto molto buono su Luna e pianeti, e credo soddisfacente anche sugli oggetti più luminosi del cielo profondo. Ovviamente 127 mm non sono un’apertura esagerata; mi riservo di aggiornare l’articolo quando avrò l’occasione di provarlo sotto il bel cielo di Capanne di Cosola.Norberto MilaniResoconto osservazione da Trezzano sul Naviglio
martedì 13 settembre 2011, dalle ore 22:00, Via Fermi 57Sin dal mattino il cielo si è presentato limpido e terso promettendo un’osservazione più che buona per la serata in arrivo nonostante i pochi chilometri di separazione dall’area milanese.
L’appuntamento è fissato a Trezzano sul Naviglio a casa di Norberto, il cui terrazzo è oramai centro di collaudo di telescopi di ogni forma, dimensione e schema ottico!
Ad attenderci Norberto con un telescopio riflettore Sky Watcher Maksutow da 12.7cm di diametro, con focale 1500).
Il gruppo di osservatori è costituito da Norberto, Christian, Edoardo e Davide.
Dall’alto la Luna piena osservava diffondendo nel cielo uno splendore chiaro e diffuso da permettere alle nostre ombre di apparire con contorni netti e inequivocabili.
Il Maksutov da 127 rivolge l’obiettivo verso la delta Cephei, stella di tonalità gialla nella zona di cielo della costellazione del Cefeo nonché, come appreso da Norberto, avente luminosità variabile.
In vicinanza di questa si scorge anche una stella di tonalità azzurra. Lo strumento, seppur compatto ha qualità ottiche davvero impressionanti. Le immagini sono nitide, i colori presentano un buon contrasto.
Telescopio Mak127 Eq3 Treppiede acciaio ( la foto mostra la versione con treppiede alluminio)
Nessuno dei presenti si è scordato di Giove che, nonostante una prima osservazione fatta mentre il pianeta si presentava ancora basso nel cielo, occupa ora posizioni a declinazione maggiore; l’osservazione mostra il pianeta e le quattro lune in tutto il loro splendore; si scorgono le sue bande rossicce (almeno tre) mentre le quattro lune galileiane appaiono con brillantezza emozionante.
La trepidazione è aumentata poi alla luce di un particolare che Norberto ha reso noto: l’ombra di una delle lune di Giove proiettata sulla superficie del pianeta! Il dettaglio aveva regalato alla scena in un lampo anche la tridimensionalità.
Uno sguardo altresì a mari e strutture lunari, cogliamo il picco centrale in uno dei crateri con il 12.7cm.
Un giro completo del bordo lunare chiude la serata, bellissima e interessante come sempre.
Davide Mascoli