I telescopi a puntamento automatico rappresentano un valido aiuto per chi non ha una profonda conoscenza del cielo stellato, per la ricerca e il puntamento degli oggetti celesti. Ogni sistema go-to ( vai a), presuppone però un settaggio iniziale, necessario allo strumento per comprendere quale cielo effettivamente è osservabile in una data ora ed in un dato giorno, e potersi muovere di conseguenza.
Ecco una cartina con identificate le stelle utilizzabili per allineare il telescopio: la carta mostra l’aspetto del cielo alle 21.00 di lunedì 28 dicembre, ma è utilizzabile per buona parte del mese di gennaio, tenendo presente che, dopo 15 giorni, il cielo sarà così, ma non alle 21.00 bensì alle 20.00. Cambia poco.
Come mai l’aspetto del cielo cambia nel tempo? Per effetto del movimento della Terra attorno al Sole,
ogni giorno una stella, in una data località sulla Terra, sorge circa quattro minuti prima del giorno precedente: 4 minuti di tempo corrispondono in cielo ad uno spostamento di circa un grado. Ne consegue che la porzione di cielo che possiamo osservare cambia continuamente, ed a distanza di un mese la stessa configurazione che possiamo osservare domani sera, per esempio alle 21.00, tra un mese si presenterà due ore prima, ovvero alle 19.00.
A complicare le cose c’è il fatto che la Terra ruota sul suo asse in 24 ore, e quindi il cielo che osserviamo cambierà nel corso della notte, ma se dedicheremo un po’ di tempo ad imparare le principali figure delle costellazioni più luminose, probabilmente saremo in grado di identificarle anche se in posizione diversa nel cielo, a seconda dell’ora in cui osserviamo, e ci sarà più facile orientarci nel firmamento.
I telescopi a puntamento automatico ci vengono in aiuto; generalmente i vecchi astrofili che erano giovani negli anni settanta storcono un po’ il naso, addestrati alla nobile arte della spada ( atlante e pila rossa), ma non c’è dubbio che la tecnologia moderna può aiutare, anche se consiglio vivamente di imparare ad orientarsi e a puntare anche manualmente gli oggetti celesti (una nuova cometa non sarà compresa nel vostro database, e quindi se non imparerete a conoscere il cielo vi sarà impossibile osservarla).
Ma veniamo al punto; ecco un elenco di stelle molto luminose che possono essere utilizzate per allineare il telescopio.
Il telescopio, per poter puntare correttamente gli oggetti celesti, deve avere alcuni dati indispensabili, che dovete inserire all’atto dell’accensione dello strumento.
Telescopi altazimutali: Star Discovery Sky Watcher.
Sono molto semplici da utilizzare, basta mettere al montatura in bolla (aiutandosi con una piccola livella se necessario).
Vanno inserite le coordinate geografiche , longitudine e latitudine, espresse in gradi, minuti e secondi, ( i secondi si possono anche trascurare) che potrete trovare con il vostro telefonino gps.
ATTENZIONE: alcuni sistemi esprimono la frazione di grado col sistema decimale, mentre il vostro telescopio utilizza il sistema sessagesimale. Pertanto, se trovate una coordinata espressa in questo modo: latitudine 45,90 gradi nord, va trasformato il numero dopo la virgola in primi, moltiplicandolo per 60.
In questo caso, la frazione di grado 0.90, moltiplicata per 60 da 54 primi, (0.9×60=54) e quindi la coordinata corretta da inserire tramite la pulsantiera sarà: 45° 54’ nord.
Va inserita la time zone, ovvero la differenza in ore rispetto al meridiano di Greenwich: per l’Italia e la maggior parte dei paesi europei, questo valore è +1.
Va inserita la data e l’ora esatta, in vigore nella nazione da cui si osserva: attenzione, 1 errore di 1 minuto corrisponde in cielo ad un errore di 15 primi, che non è del tutto trascurabile.
Attenzione: la data è espressa in mese, giorno e anno; il tipico errore è di inserire prima il giorno e quindi il telescopio non sarà in grado di effettuare l’allineamento. Per esempio: osserviamo il 28/12/2015. Scriveremo sul display: 12-28-2015.
Va specificato se è in uso l’ora legale o l’ora solare.
A questo punto il display ci chiede se volgiamo iniziare l’allineamento. Premiamo il tasto 1 per confermare.
Scegliamo il metodo” allineamento a due stelle”.
Vengono proposti i nomi di alcune stelle, scegliamone una che abbiamo identificato con la mappa allegata (Aldebaran , Sirio, Betalgeuse, o Rigel, che sono molto luminose). Per esempio scegliamo Sirio.
Puntiamo Sirio manualmente utilizzando la pulsantiera. Centriamo la stella nel cercatore e quando abbiamo raggiunto più o meno il centro del mirino del cercatore, premiamo il tasto Enter. A questo punto il display mostra la scritta , “center star in the epiece”, che significa, “centra la stella al centro del campo dell’oculare”; il telescopio a questo punto si muove più lentamente; possiamo variare la velocità de telescopio premendo il tasto RATE ( VELOCITA- seguito dal numero che desideriamo: 1 velocità minima, 9 velocità massima).
Centriamo la stella utilizzando la pulsantiera, e premiamo ENTER.
Il telescopio propone un elenco di altre stelle; scegliamone una (preferibilmente una stella che conosciamo) e premiamo ENTER; il telescopio ora dovrebbe portarsi in direzione della stella scelta; va detto che, anche se non conosciamo la seconda stella, il telescopio si posizionerà molto vicino ad essa, in una zona povera di stelle altrettanto brillanti, e quindi possiamo ragionevolmente supporre che quella dove il telescopio si è diretto sia la effettivamente il nostro bersaglio.
Arrivato in prossimità della stella ll telescopio ora cambia velocità, e chiede di centrare la stella al centro dell’oculare, come fatto precedentemente. Quando finito, premere ENTER. Dopo qualche secondo appare il messaggio Alignment succesful.
Adesso il telescopio è in grado di puntare gli oggetti celesti e inseguirli.
Ecco alcuni consigli di oggetti facili ed interessanti da osservare.
Costellazione : Toro
M45 ammasso aperto, le Pleiadi. Spettacolari sotto qualsiasi cielo e visibili ad occhio nudo; sembra la costellazione del Grande Carro in miniatura, situate a 10 gradi a nord ovest della stella Aldebaran
Ad occhio nudo una vista acuta può mostrare sette stelle, al telescopio sotto un buon cielo, se ne contano un centinaio.
M1 , Debole nebulosa planetaria, visibile come una macchia indistinta. E’ il resto della supernova esplosa ne l 1054 d.c.
Iadi, ammasso aperto, immediatamente a ovest della stella Aldebaran, formano la classica V che simboleggia la testa del Toro.
Ben visibile ad occhio nudo e al binocolo; il telescopio ingrandisce troppo e si può osservare solo un pezzo di ammasso alla volta.
Ngc 1647, un altro ammasso aperto, più debole ma ben visibile in un piccolo telescopio .
Costellazione:Orione
M42 la Grande Nebulosa di Orione, visibile ad occhio nudo sotto un cielo discreto.
Stella Rigel, è una stella doppia, a 60 ingrandimenti si osserva una stellina molto debole a ridosso della stella principale.
Betalgeuse. stella molto luminosa, da confrontare il suo colore arancione, in contrasto con Rigel, che è bianca.
Costellazione:Gemelli:
Stella: Castore, un interessante sistema multiplo. Se si aumentano gli ingrandimenti ( circa 100x) si può notare che la stella in realtà è doppia, con le due componendi che sembrano toccarsi, ma questa è una illusione data distanza; sono a 51 anni luce da noi.
M35, ammasso aperto spettacolare. Può essere individuato ad occhio nudo sotto un cielo eccezionale.
Costellazione: Auriga
Stella : Capella, utile per allineare il telescopio, E’ una stella simile al nostro Sole ma più brillante
Ammassi aperti: M37,M36, M36,
M37 è il più bello dei tre, ma sono tutti alla portata di un piccolo telescopio. Si possono individuare anche con un binocolo.
L’articolo continuerà con altri oggetti celestri, facili bersagli per il vostro strumento. Per il momento.. buona caccia! E cieli sereni.
Norberto Milani